Ragazzi,
qua bisogna darsi una mossa.
Vi
potrei magari raccontare delle mille esperienze che ho vissuto in
questi mesi, dei posti in cui sono stata, delle persone che ho
conosciuto, dei cibi che ho mangiato, preparato e imparato a
cucinare, ma facciamo un passo indietro.
Eppure qualcuno mi segue: con mia grande sorpresa, l'altro giorno quando controllavo le visite, ho constatato che hanno superato le 2000. Incredibile, per un blog moribondo, o in leggera agonia come il Bollettino.
Oggi
però è un nuovo giorno e mi piace pensare che il blog sia in via di
guarigione; gli eventi di questi mesi sono stati troppi e sarebbe un
peccato non condividerli con chi mi legge.
Mi
trovo attualmente a metà del mio soggiorno bimensile a Barcelona. Il
Master in Storia e Cultura dell'Alimentazione mi ha portato fin qui,
e vi lascio immaginare la felicità di passare del tempo in questa
città magica.
Per
prima cosa ho dimezzato il mio inverno. Il clima siberiano che
imperversava a Torino è stato immediatamente rimpiazzato da
temperature più piacevoli e da diverse ore di luce in più. Ottimo
punto di partenza.
Mi
sono buttata in una convivenza sullo stile de L'appartamento
spagnolo, che, dirò un'ovvietà, ma è un'esperienza che ti
fa capire delle cose su di te e sulla tua maniera di relazionarti con
gli altri, sulle altre persone, sulla comunicazione, sul linguaggio
verbale e non, sulla serenità domestica e sulla ricchezza che si può
ricavare da tutto questo.
Frequento
lezioni che sono per lo più avvincenti, sull'alimentazione
relazionata con la storia, l'antropologia, la religione, e che quasi
sempre sono in grado di offrirmi spunti di riflessione interessanti,
sui quali sviluppare un pensiero personale, o riflessioni di gruppo
che spesso faccio con i miei compagni di master.
Essendo
un master europeo vi sono, ovviamente, partecipanti europei, fra i
quali italiani, francesi e spagnoli, ma non solo. Ci sono per esempio
studentesse che vengono dalla Colombia, dal Messico, dall' Ecuador,
dal Brasile, dagli Stati Uniti. Alè. Musica per le mie
orecchie.
Non
so se vi rendete conto, ma studiare per tutta la vita lingue
straniere, e avere finalmente l'opportunità di parlare con delle
persone che condividono una passione, mi sembra davvero la cosa
migliore che mi potesse capitare.
Durante
i miei anni di studio, alcune volte, avevo l'impressione che fosse un
grande spreco di energia, che mi avrebbe portato soltanto alla
mera decifrazione di codici, senza avere una reale
preparazione, che mi potesse condurre a qualcosa di utile. Ciò che
non avevo compreso a fondo è che, per comunicare, un codice comune è
necessario, un codice che non è necessariamente una lingua in cui
parlarsi. Non vorrei risultare brutalmente sentimentale, ma quando si
condivide un interesse, la comunicazione passa anche per altri canali
e il cibo è un canale meraviglioso per poter dire delle cose.
La
ricchezza linguistica, la possibilità di parlare in una stessa
conversazione in francese con Amandine, in spagnolo con Catalina, e
in italiano con Giulia, è sinonimo per me della ricchezza alimentare
e gastronomica nella quale mi sono ritrovata. È impossibile non
essere curiosi davanti a tradizioni, culture e preparazioni diverse.
Il
livello di condivisone cresce di giorno in giorno; ognuno offre il
suo sapere (culinario e non) con la massima generosità, e chi lo
riceve lo accoglie come un dono prezioso da custodire. Evviva.
È
proprio per questo che mi sembra un peccato aver in un certo senso “abbandonato” il Bollettino. Di fatto non l'ho
abbandonato: è la mia creatura, e almeno una volta al giorno passo a
vedere come sta (Sarà mica per questo che il numero delle viste
sale? Saranno tutte mie?), ma ho deciso che è il momento di lasciare
da parte le scuse, tipo “Ho troppe cose da fare”, “Ho iniziato
il master”, “Sono sempre in viaggio e non ho tempo di
cucinare”.
Questo master è un'esperienza più unica che rara, per il livello di comunicazione che si raggiunge, anche senza dirsi niente.
Questo master è un'esperienza più unica che rara, per il livello di comunicazione che si raggiunge, anche senza dirsi niente.
E
la voglia di far passare tutto questo nuovo sapere è troppa.
Donc,
stay tuned!
Besitos
A Morbo piace questo elemento.
RispondiEliminaBravo Morbo, se non l'hai già fatto perché non ti iscrivi?
RispondiEliminaMari, che bello questo master! Buon proseguimento e mi raccomando, pubblica un po' di ricettine ^^ un bacio!
RispondiEliminaSei bella bella!:)
RispondiEliminaE ripeto,manchi:(
Mi piace assai!
RispondiElimina<3
Capito qua per caso, leggo il tuo post e capisco al volo che abbiamo un passione in comune: nel mio blog cerco sempre (quasi sempre!) di associare alle mie ricette qualche curiosità storica o antropologica. Sapere che un cibo si cucinava in un dato luogo e in una determinata epoca me lo fa gustare ancor di più!!! :D
RispondiEliminaMi unisco ai tuoi followers e passa da me, se ti va!! :)