Un tè per Vitalba

Prendete una domenica pomeriggio d'inverno, una mamma che compie gli anni e la voglia di mettersi alla prova con un'impresa molto english, che fa molto chic. Il risultato è un tè, dolcetti e salatini, e qualche amico a condire il tutto. Successo assicurato!

Era da un po' che mi frullava in testa l'idea di organizzare un "vero" (si fa per dire) tea party, un po' alla Alice nel paese delle meraviglie: un'atmosfera sognante, con dolci, torte, e stuzzichini piacevoli al palato e alla vista.

Ceci n'est pas une galette des rois.

Amici blogghettari virtuali e reali, buon 2013 a voi tutti! Che quest'anno possa riservarvi tante buone e belle cose.

È un po' che non ci si vede: l'ultima parte del 2012 è stata molto intensa e ricca di impegni, e chi ne fa le spese è sempre il bollettino, poverino. Tra la fine del master, con la relativa stesura e discussione della tesi, e una bella esperienza lavorativa cioccolatosa, era diventato difficile cucinare nuovi piatti e gestire il blog a pieno ritmo.

Ma dopo un capodanno in amicizia, un po' di snowboard e tante risate, e qualche giorno di (meritato) riposo, la voglia di cucinare è tornata più forte che mai e ho deciso di mettermi alla prova con un dolce della tradizione francese, tipico del giorno dell'epifania: la galette des rois.

Clafoutis (a modo mio) pesche tabacchiere e zibibbo

Il clafoutis, per chi non lo sapesse, è un dolce francese, originario della regione Limousin. 

A me piace perché mi ricorda una simil-frittatona di frutta. L'impasto richiede talmente poca farina, che sembra quasi una crema cotta, con una consistenza morbidissima e deliziosa.

Tradizionalmente preparato con le ciliegie, così come ho avuto il piacere di assaggiarlo a Tours, si trova arricchito di altra frutta come pere, mele, albicocche e pesche. E così, siccome la stagione delle ciliegie è passata da un pezzo e mi ritrovavo con delle belle pesche tabacchiere, ho voluto provare a farlo così.

L'altra modifica riguarda il liquore utilizzato: la ricetta prevederebbe il brandy, ma io ci ho messo lo zibibbo. Niente male!

Banana Pancakes

Era una vita che avevo voglia di fare i pancakes. Li avevo assaggiati a New York, nell'agosto di due anni fa, una mattina per colazione. Mi aveva un po' sdegnato il dolce eccessivo dello sciroppo d'acero, combinato con la pesantezza di queste "crepes ciccione".

Ma la voce americana nella mia testa, sempre presente come Jiminy Cricket, alias il Grillo Parlante, mi diceva "Give it another shot!". E così in un caldo pomeriggio d'estate, certo non il momento più indicato, ho fatto merenda con quelli che nei film vengono erroneamente tradotti con "frittelle", ma non sono frittelle!

Li ho "conditi" con una banana, dello zucchero di canna e il succo di mezzo limone che, grazie alla sua acidità stempera un po' il dolce della banana e rinfresca la bocca.

La ricetta è liberamente tratta da Le migliori ricette americane e riadattata secondo le mie, ormai note, esigenze Dairy Free.

Buona la seconda! Enjoy!

Crostata ciliegie e zenzero Vegan

Vi ricordate la confettura di ciliegie e zenzero che avevo fatto qui? Be', è finita tutta in questa crostata veg, sana, leggera e deliziosa... Chiedetelo a mio fratello e mio cognata, a cui l'ho regalata per un'occasione speciale. 

La ricetta della base viene dal libro Pasticceria Naturale di Pasquale Boscarello e nonostante sia un dolce con tanti "senza", quando l'assaggerete, non vi farà rimpiangere l'assenza di nessuno degli ingredienti must della pasticceria tradizionale, ovvero zucchero, latte, burro e uova. Provare per credere!

Timballo alla palermitana in versione normale e Dairy Free

Prendetela con beneficio di inventario. Rispettare gli ingredienti e le dosi di questa ricetta della tradizione siciliana significa "mezzo suicidio", felice, ma comunque suicidio.

E poi, lo dico ai palermitani doc che si sentiranno, forse, in diritto di replicare per quanto concerne la scelta del tipo di pasta: lo so, lo so, il vero timballo alla palermitana si fa con gli anelletti, ma io non li ho trovati. Ho usato le rotelle, che fanno allegria e sono buone lo stesso. Amici palermitani, abbiate pazienza e non ve la prendete!

Muffins pesche e cocco Vegan

L'altro giorno avevo una gran voglia di fare dei muffin. Dei muffin nuovi, mai provati prima.

Volevo che fossero vegan e che avessero della frutta all'interno, così, per avere un tocco di fresco. Il frigorifero mi offriva una grande quantità di pesche. "Perfetto!" mi son detta. E così mi son messa all'opera prendendo un po' ispirazione da questa ricetta e un po' inventando. Poi si sa, nel mio caso, è valido lo slogan "Buona la prima!", nel senso che quando provo a rifare una ricetta che al debutto è stata un successo, quasi mai il risultato è soddisfacente allo stesso modo. Ma tant'è. Mi godo la morbidezza e la freschezza di questi muffin e alla "seconda volta" ci penserò più avanti.